L’assistenza domiciliare integrata (ADI) rappresenta il modello assistenziale in grado di favorire l’integrazione delle competenze professionali sanitarie con quelle sociali, al fine di realizzare programmi di cura e assistenza per soggetti di qualsiasi età che necessitano di un’assistenza continuativa o limitata nel tempo presso il loro domicilio.
Si tratta, quindi, di soggetti in condizione di non autosufficienza o ridotta autosufficienza, temporanea o protratta, derivante da condizioni personali critiche, o affetti da patologie croniche a medio-lungo decorso o acute trattabili a domicilio da parte di un’equipe multiprofessionale.
Nonostante l’Adi sia erogata a soggetti di tutte le età (tra cui malati oncologici, disabili fisici e psichici, immunodepres si, ecc.), è prevalentemente utilizzata per rispondere ai bisogni di salute di soggetti anziani, poichè consente loro di rimanere al proprio domicilio il più a lungo possibile e garantisce una migliore qualità della vita. Esso si configura quindi come un servizio strategico e assai funzionale alle esigenze degli anziani e dei loro familiari, tanto che esso è cresciuto progressivamente fino al 2007 per poi subire una lieve contrazione negli ultimi due anni. Infatti, nel 2005 il totale degli assistiti con l’Adi è stato di 396.757 persone, rispetto ai 373.414 del 2004 e, di queste, 334.069 erano anziane, pari quindi all’84,2% circa del totale.
A prescindere dalle forme di ADI, la responsabilità assistenziale è del Medico di Medicina Generale o del Pediatra di libera scelta che ha in carico il paziente, mentre l’équipe multidisciplinare, che ha sede organizzativa nel Distretto sanitario di residenza del paziente, è costituita, a seconda dei casi, da un infermiere professionale, un fisioterapista, un assistente sociale, un operatore socio-assistenziale e i medici specialisti necessari alla patologia del paziente. Tutto ciò è in grado di assicurare l’aiuto necessario per la cura e l’igiene personale, per la gestione dell’alloggio, per l’integrazione sociale, in un’ottica di mantenimento o ripristino delle capacità funzionali, e garantire prestazioni di medicina generale, di medicina specialistica, infermieristiche, nonchè di riabilitazione.
Tra i principali obiettivi dell’Adi distinguiamo:
- Dare una risposta assistenziale a specifici bisogni di salute;
- Evitare ricoveri non giustificati in ospedali e strutture residenziali;
- Mantenere il paziente nel proprio ambiente di vita;
- Contribuire alla realizzazione della continuità e dell’integrazione dell’assistenza;
Sebbene il livello di copertura sia in crescita, il numero di anziani assistiti è ancora molto basso, collocandosi attorno al 2,9% degli anziani, rispetto a una platea di anziani bisognosi di assistenza.